storia – arte – ritualità – araldica
a cura di Massimo Temperini
La presente pubblicazione ha un contenuto prevalentemente storico-artistico. Non parlerà del primato di antichità della rievocazione fermana, per altro attestato da documenti che si propongono in appendice, ma dell’unicità e originalità di un momento storico al quale con orgoglio e con fedeltà essa si richiama. Questo frangente temporale occupa la prima metà del secolo XV, una fase cruciale della storia cittadina che si intreccia con le sorti, di ben più ampia risonanza, della Chiesa post scismatica e dell’insorgere di programmi egemonici su vasta scala da parte di principesche signorie nonché della lotta alle tirannie che le medesime generano. A suggellare questa fase epocale Fermo può issare una testimonianza di rara bellezza e pregnanza: la rappresentazione del corteo della Festa dell’Assunta miniata, in data 1436, su di un Messale secondo la liturgia romana, altrimenti più noto come Messale de Firmonibus dal nome del committente, il vescovo fermano Giovanni de Firmonibus. Il valore religioso del documento è alto quanto quello civico poiché nell’omaggio alla Madonna si schiera e si riconosce una comunità grande territorialmente come quella dell’Universitas Firmi ovvero l’insieme di tutti i castelli del Comitato fermano.
I risultati degli studi che qui si offrono al pubblico sono il frutto della partecipazione di più profili professionali e tecnico-artistici che hanno visto coinvolti qualificati istituti preposti non solo alla conservazione di documenti storici ed archivistici ma anche alla conoscenza, alla ricerca e alla diffusione di tematiche specifiche, alla pubblicazione degli avanzamenti delle scoperte e alla individuazione di nuovi percorsi d’indagine. La dottoressa Alma Monelli, dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Fermo, ha analizzato il nascere e lo svilupparsi del culto dell’«Assunta» che introduce la trascrizione e la traduzione della messa dell’Assunta analizzata dal compianto liturgista Don Filippo Concetti; la direttrice della Biblioteca Civica «Romolo Spezioli» di Fermo, dottoressa Maria Chiara Leonori, è autrice di un’analisi codicologica del manufatto membranaceo. La dottoressa Maria Vittoria Soleo, Direttrice dell’Archivio di Stato di Fermo ha fatto una rassegna dei principali documenti riguardanti la manifestazione mariana e ivi conservati. Tali documenti sono stati inseriti nell’Appendice documentaria. Il prof. Umberto Bartolomei memoria storica del gruppo di ricerca della Cernita ha definito i fatti storici salienti della prima metà del secolo XV. La dottoressa Maria Cecilia Profumo, della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche ha compilato una scheda concernente i risultati dei primi scavi archeologici sul Girfalco (1994-96). L’esperto di araldica Luigi Girolami, partendo dagli stemmi dipinti nelle carte del Messale de Firmonibus, ha chiarito le vicende relative alla messa a punto, adozione e trasformazione della principale insegna cittadina. La professoressa Daniela Simoni ha delineato un percorso di consonanze e di influenze artistiche che collocano il codice miniato in esame in un panorama artistico ampio e intrigante. La professoressa e pittrice Orietta Santarelli ha preso in esame gli aspetti tecnici dell’arte della miniatura. Rossano Corradetti, docente del Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo, partendo dagli strumenti musicali presenti nel Messale ha trattato della musica medievale. Il professor Lucio Tomei ha riproposto un suo accurato studio sul Palio dei Corsieri. Infine, ma non ultimo, un interessante contributo è giunto da Giorgio Crèpas sulla costumistica medievale. Il contributo dello scrivente ha il compito di collegare i gli ambiti descritti ed inquadrarli in un contesto sia di cultura materiale che di indagine storico-artistica.con ampio apparato fotografico sul Messale de Firmonibus
ISBN 88-7969-285-2
€ 35,00
Ft. 240×310 mm
2011, pp. 262, copertina cartonata