poesie dell’autore in dialetto fermano
con note e traduzione in italiano (2007-2020)
Alessio Colarizi Graziani
Nato nella Fermo di Tamanti, residente nella Roma dell’antico Belli e di Trilussa, Colarizi non poteva non seguire anche formalmente le vie dei maestri con la quartina, endecasillabo e rima baciata e anche alternata. C’è dei maestri anche la brillantezza, il riso e l’irrisorio, il gusto del lazzo e del frizzo. Cose ben fatte. Le battute iniziali e intermedie preparano la risata finale. Così già dal primo testo Preghete la vostra ch’io prego la mia, che finisce con un riferimento illustre sul calco di Carmelo Bene: Sono apparso alla Madonna.
Ma poco dopo nel testo successivo (Cristina) già il poeta suona un registro diverso, quello dell’amore e del suo ricordo. Segno che il nostro autore domina vari temi e toni. E questa duttilità gli fa onore.
Versi che profumano di dialetto come il camino ha la fragranza della fiamma sprigionata dalla legna stagionata, e la pronuncia cricchia e scroscia perché non è artefizio, costruzione fatta a tavolino o su raffinati vocabolari ma riflette la lingua del popolo, del quotidiano, della realtà. Dunque buonumore, facezia, sapienza e tanta comicità. Ma dentro c’è una forte carica di verità.
Colarizi Graziani è padrone della lingua vernacolare e, cosa ancor più meritevole, l’autore è uomo di vasta e varia cultura. La sorpresa è che non piega il dialetto alla lingua italiana, come accade per tanti autori odierni, a corto di dizionario idiomatico locale. Si nota talora qualche apporto e innesto nella lingua madre che proviene dal dialetto di Roma che da anni ospita Alessio. E solo la dabbenaggine può pensare che un certo meticciamento danneggi la lingua. E si tratta di chi pensa alla lingua (anche quella dialettale) come una funzione immobile, monolitica; e pensare che non c’è operazione umana più variabile (necessariamente variabile) come la lingua! Anche la conduzione frastica è sicuramente dialettale. Pensa e scrive in dialetto e la cultura alta arricchisce questa materia verace che Colarizi Graziani racconta.
ISBN 88-7969-453-3
€ 12,00
Ft. 150×210 mm
2020, pp. 144, copertina in brossura