Caratteristiche orografiche e architettoniche nell’antico Stato di Fermo
Keoma Ambrogio
Gli studi sui processi di antropizzazione del territorio e sulle relative processualità storiche rappresentano, ancora oggi, un campo di studi poco praticato. Spesso il punto di osservazione attiene soltanto all’aspetto paesaggistico, dunque percettivo, ma la realtà del territorio è assai più complessa. Essa, che Saverio Muratori definiva come “il costrutto positivo ed univoco della collaborazione di uomo e natura, nostra condizione di esistenza” (Civiltà e Territorio, 1967), associa le strutture insediative ed urbane alla massima parte delle strutture di percorrenza extraurbane ed a tutte quelle di produzione primaria, e tra queste l’agricoltura. Disconoscere questa “realtà”, oltre ad essere la causa di tanta dissipazione territoriale, non aiuta la comprensione dei fenomeni storici e dei relativi lasciti testimoniali.
Questa ricerca costituisce una novità nell’ambito degli studi territoriali, e segnatamente per le Marche, sia perché è la prima volta che si arriva ad una sintesi architettonica dell’agrumicoltura della “Marca Fermana”, sia perché afferma l’importanza della conoscenza quale veicolo virtuoso per attivare azioni di tutela dei “segni” residuali di una civiltà scomparsa, ancorché fosse stata il cuore pulsante di un territorio.
ISBN 88-7969-419-7
€ 25,00
Ft. 210×300 mm
2018, pp. 256, copertina in brossura