dai caratteri di piombo al digitale
Annali di Andrea Livi editore
Andrea Livi (a cura di)
Il mestiere dell’editore
La piccola editoria vive di intuizioni, di incontri e di scoperte. È un’attività con un elevato grado di imprevedibilità circa il successo o meno di una pubblicazione per tanti fattori imponderabili.
Si dice che i libri sono facili da pensare, difficili da realizzare e difficilissimi da vendere. A questo proposito così si espresse lo scrittore tedesco Felix Dahn (1834-1912): «Scrivere un libro è facile: ci vuole soltanto una penna, l’inchiostro e la carta. Comporre un libro è già più difficile, perché non di rado il genio si esprime con una grafia illeggibile. Leggere libri è più difficile ancora per via della minaccia incombente del sonno. Ma vendere libri è l’impresa più ardua che un essere umano possa affrontare».
Ma, di libro in libro, l’editore va avanti, sempre illuso e sempre rincuorato perché ogni volta l’emozione si ripete: dietro ogni libro c’è una sommatoria di azioni, di decisioni e di aspettative.
A chi mi chiede perché ho deciso di fare l’editore rispondo (celiando) che questo mi è sembrato il modo migliore per pubblicare i libri che avrei voluto scrivere, affidandoli a chi è più bravo di me.
Questo mestiere mi ha dato la straordinaria opportunità di essere in relazione (in ambito regionale e oltre) con numerosi intellettuali, scrittori, poeti, storici, filosofi, saggisti, fotografi, giornalisti, molti dei quali sono diventati “miei autori” o recensori di mie edizioni. In questo libro sono riportati alcuni degli articoli pubblicati sulla stampa quotidiana e recensioni comparse su riviste di settore.
Le oltre cinquecento pubblicazioni realizzate hanno portato ad effettuare centinaia di presentazioni, avvenute soprattutto nelle Marche (in ordine crescente nelle province di Pesaro-Urbino, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata e Fermo), più volte a Roma e a Bologna, in qualche occasione a Venezia, Firenze e in altre città della Toscana, più volte in Abruzzo, nelle province di Foggia, Brindisi, Lecce e a Cosenza.
Alcune mie pubblicazioni sono state presenti, senza ostentazioni da “fiera delle vanità”, alla «Fiera del libro» di Torino e in altre esposizioni, a «Cartacanta» e a «Freschi di stampa».
Mi sono occupato più che altro di libri di storia, d’arte, di fotografia, di folklore, di poesia, ma poco di narrativa perché per lanciare un romanzo occorre fare un “gran rumore” mettendo in moto un apparato promozionale, difficilmente alimentabile da una città di provincia.
Come non ho mai pensato che la televisione certificasse la fine della radio, così penso che l’informatica non soppianterà la carta stampata, perché il libro presenta grandi vantaggi: la facile accessibilità, la praticità d’uso, ma soprattutto la capacità di generare intimità e complicità con il lettore.
Durante questi anni ho cercato di mettere in atto quanto inizialmente mi ero riproposto, ma qualcosa resta ancora da mettere in campo.
ISBN 978-88-7969-469-8
€ 15,00
Ft. 170×240 mm
2021, pp. 352, copertina in brossura