dal medioevo ai giorni nostri
Filippo Andrenacci
Non è facile descrivere la festa dell’Assunta perché l’evento si è svolto per molti secoli, dal medioevo fino ai nostri giorni. Pertanto, tutte le celebrazioni in onore della patrona della città, sia le cerimonie religiose che gli spettacoli laici, hanno avuto una loro dinamica dovuta all’evolversi dei tempi, hanno seguito il cambiamento del gusto, delle condizioni economiche, politiche e sociali, della spiritualità e del sentimento collettivo.
Proprio per questo gli avvenimenti vanno visti in prospettiva diacronica, sia per coglierne i cambiamenti sia per accertarne gli aspetti immutati costituenti la peculiarità della ricorrenza.
A tale scopo sono stati riesaminati i molti documenti ritrovati dal paziente lavoro degli storici e, in epoca più recente un’approfondita ricerca nell’Archivio di Stato di Fermo ha portato alla luce numerosi documenti inediti che fanno meglio comprendere la vera fisionomia delle varie manifestazioni che costituivano la festa dell’Assunta.
Per quanto riguarda il medioevo, i pochi documenti ritrovati non sono certamente sufficienti a descrivere dettagliatamente gli eventi; qualche volta per ricostruirli occorre far riferimento ad accenni riportati in atti notarili o in sintetiche delibere dei Consigli comunali.
Le notizie delle epoche successive, invece, sono sempre più numerose e dettagliate al punto da divenire cronaca giornalistica, così da rendere più chiara e completa la ricostruzione di tutte le varie fasi delle manifestazioni in onore dell’Assunta.
Nel corso di questa narrazione vengono descritte anche alcune vicende storiche della città e dello Stato pontificio, al fine di comprendere meglio il contesto storico-politico che è stato alla base di certi cambiamenti.
Tuttavia, non avendo le pagine che seguono la pretesa di essere un trattato di storia fermana e per non appesantire troppo il racconto, alcuni eventi storici vengono mantenuti sullo sfondo, altri non vengono citati poiché è stata fatta una selezione dei più significativi, quelli che meglio fanno comprendere, nella sua essenza religiosa e laica, quella manifestazione che sin dall’antichità veniva chiamata dal popolo la «Festa di Santa Maria».
ISBN 88-7969-285-2
€ 20,00
Ft. 240×220 mm
2011, pp. 144, copertina in brossura