dai manoscritti agli incunaboli della Biblioteca civica di Fermo
Riccardo Renzi
La presente trattazione si prefigge l’obiettivo di ricostruire la fortuna avuta dalle monografie sallustiane (il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum) nel corso dei secoli, dall’antichità agli inizi dell’età moderna, dunque sino all’invenzione della stampa, facendo particolare attenzione ai secoli che vanno dal XIII alla fine del XV. Per il suddetto lasso di tempo il lavoro si sposta poi dal macrocosmo europeo al microcosmo della Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo. . La trattazione si suddivide dunque in tre parti:
– La prima parte serve a dare una visione d’insieme della fortuna avuta dal De Catilinae coniuratione e dal Bellum Iugurthinum dagli anni immediatamente successivi alla morte dell’autore sino al XV secolo, facendo particolare attenzione alla variazione della diffusione del testo da un secolo all’altro e alla tradizione manoscritta delle opere.
– Nella seconda parte vengono presentati e catalogati i tre esemplari manoscritti (27, 53 e 81) contenenti le monografie sallustiane, posseduti dalla Biblioteca Civica Romolo Spezioli.
– Nella terza, dopo una riflessione sui punti di continuità e discontinuità nel passaggio dal manoscritto al libro a stampa, si va a presentare e catalogare l’incunabolo sallustiano 4 C8/ 395-34390 conservato nella medesima Biblioteca.
ISBN 88-7969-466-9
€ 15,00
Ft. 170×240 mm
2020, pp. 92, copertina in brossura