Musica e Nobiltà
Claudio Giovalè
Indagare sul musicista Giacomo Emiliani (1805-1889) significa addentrarsi nella vicenda artistica e personale di un aristocratico fermano oggi totalmente dimenticato. Molto, ancora in vita, egli fece per non farsi ricordare, distruggendo la quasi totalità delle sue composizioni. Altrettanto fecero i suoi diretti discendenti disperdendo gran parte della documentazione che lo riguardava, quasi in una sorta di damnatio memoriae, certamente non intenzionale; ma di fatto verificatasi. Perciò non meraviglierà che di lui si abbiano solo poche note, piccole isole, di quello che sicuramente, se non un continente, fu almeno un variegato arcipelago artistico vissuto dal nobile fermano per più di anni ottantatré; quasi le musiche e la personale sua storia galleggiassero sul «movimento profondo e costante delle maree» dei fatti umani, citando Monod, come «le spume che s’elevano alla superficie del mare, si colorano un istante di tutti i fuochi dell’iride, poi si rompono sul greto senza nulla lasciare di se stesse».
Collana: Biblioteca Storica del Fermano – 12
isbn 88-7969-292-5
€ 20,00
Ft. 170×240 mm
2011, pp. 400, copertina cartonata