Pietro Molini – Paolo Peretti
Cantanti marchigiani verdiani dell’Ottocento contiene oltre ai quattordici “creatori” di personaggi alle prime rappresentazioni di opere verdiane, dall’Oberto al Falstaff, anche un’altra decina che hanno avuto rapporti privilegiati con Verdi nel corso della loro carriera.
PIETRO MOLINI (Piero per gli amici) è nato nel 1939 a Corridonia (MC), dove è sempre vissuto.
Ora in pensione, per quasi cinquant’anni è stato geometra di cantiere, oltre ad esercitare la libera professione, senza tuttavia mai trascurare l’interesse e la passione per la musica e la cultura in generale. Canta da settant’anni come tenore nella corale di Corridonia, di cui è stato presidente per tre decenni. Ha ricoperto incarichi nazionali, regionali e provinciali nell’ANBIMA, associazione che riunisce bande musicali, cori e gruppi folcloristici.
All’età di sette anni, ascoltando casualmente un preludio della Traviata rimane letteralmente affascinato dalla musica di Verdi, tanto che fin da allora ha iniziato a sviluppare l’interesse verso il grande compositore. Infatti, da più di sessant’anni colleziona con particolare attenzione e minuziosa cura tutto ciò che investe la sfera del Cigno di Busseto: libri, riviste, stampe, manifesti raccolti “sul campo”, libretti d’opera e di sala, nonché registrazioni storiche di opere. Frequentatore assiduo dello Sferisterio di Macerata, è depositario della sua memoria storica, conservando registrazioni e foto delle stagioni liriche fin dal 1970 (la sua collezione dei relativi manifesti è stata recentemente da lui donata alla Biblioteca comunale di Macerata).
Mantiene rapporti di stretta amicizia e collaborazione con autorevoli studiosi ed estimatori legati ai luoghi verdiani, dove si reca spesso al fine di incrementare ulteriormente le proprie conoscenze in materia. Da quasi cinquanta anni è socio assiduo dell’Associazione “Amici di Verdi” con sede nella Casa Barezzi a Busseto. Questa sua passione lo porta inoltre a frequentare i maggiori teatri italiani, in particolare tra i “loggionisti” del Regio di Parma, per assistere anche a titoli di opere verdiane raramente rappresentate.
PAOLO PERETTI è nato a Mogliano (MC) nel 1954. Laureato in Giurisprudenza e diplomato in Paleografia e filologia musicale, insegna Storia della musica presso il conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Interessato alla ricerca storico-musicologica, specialmente intorno ad argomenti marchigiani, ha elaborato originali contributi che si sono concretizzati in numerosi interventi a convegni specialistici e in più di 170 pubblicazioni (volumi monografici, articoli in miscellanee e riviste scientifiche, voci di dizionario, ecc.) che spaziano dal Medioevo al Novecento. Sulla base dei suoi ritrovamenti e delle sue revisioni critiche, sono state modernamente riproposte al pubblico opere di musicisti per lo più dimenticati. Particolarmente dedito agli studi sull’arte organaria marchigiana, è considerato un esperto in materia. Ha promosso, partecipandovi anche come relatore, convegni nazionali e internazionali su Lino Liviabella (2002), l’arte organaria marchigiana (2005), la Cappella musicale di Loreto nel quinto centenario di fondazione (2007), Venanzio Rauzzini (2010), Bruno Mugellini (2012), gli organari Cioccolani (2013).
Per i compositori Biagio Putignano e Roberto Molinelli, ha scritto libretti di opere e oratori rappresentati in vari teatri. Per la Soprintendenza archivistica regionale ha curato mostre documentarie sulle fonti musicali (2001-2007). Ha collaborato e collabora con varie riviste musicologiche e di storia locale (“Rivista italiana di musicologia”, “Recercare”, “Quaderni musicali marchigiani”, “Studia Picena”, “Studi maceratesi”, “Studi montefeltrani”, ecc.). È socio deputato della Deputazione di Storia Patria per le Marche.
ISBN 88-7969-388-3
€ 15,00
Ft. 170×240 mm
2017, pp. 208, copertina in brossura