Antonio Salvi
Le iscrizioni medievali fermane, specie quelle di epoca tarda, sono state oggetto di attenzione nel corso degli anni da parte di studiosi locali. Taluni di essi solo occasionalmente, ma altri in maniera più sistematica ne hanno tramandato la memoria. Purtroppo queste testimonianze non sono prive di errori di trascrizione; in ogni caso le forme grafiche generalmente sono state del tutto trascurate.
Per quanto concerne le iscrizioni stesse, notevole dovette essere il loro numero in quanto nel Medioevo molteplici erano le opere alle quali venivano aggiunti documenti epigrafici. Purtroppo nel corso degli anni le iscrizioni hanno subìto numerose perdite, per lo più dovute a distruzione o rifacimento degli edifici, sia civili sia religiosi in cui erano esposte. Si pensi, ad esempio, all’uso insensato nel Sei-Settecento di adattare la struttura delle chiese alla moda architettonica in quel tempo vigente.
L’estensione cronologica di questo studio è fissata convenzionalmente nei secoli VIII-XV. Il territorio interessato da questo studio riguarda principalmente l’area urbana della città di Fermo, a cui vanno aggiunte alcune località della diocesi, nelle quali il patrimonio epigrafico è di una certa consistenza e importanza. Infatti nei centri abitati periferici è possibile trovare documenti epigrafici di qualche rilievo, anche se nel corso dei secoli anche qui preziosi manufatti sono andati miseramente perduti.
ISBN 88-7969-418-9
€ 28,00
Ft. 170×240 mm
2018, pp. 320, copertina in brossura